Ischemia cardiaca silente

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L'ischemia cardiaca silente è una condizione clinica caratterizzata da episodi di ischemia a carico del miocardio elettrocardiograficamente documentata in assenza di sintomatologia dolorosa.

Gli episodi possono insorgere sotto sforzo, possono essere a soglia variabile, possono manifestarsi in pazienti con pregresso infarto del miocardio, in pazienti sopravvissuti ad arresto cardiaco, pazienti sottoposti a trapianto cardiaco e pazienti sottoposti a rivascolarizzazione.Sottoslivellamento ST

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

La diagnosi di ischemia silente si basa fondamentalmente su due esami: l'ECG secondo Holter che registra in 24-48 ore degli slivellamenti del tratto ST (forma "diurna" della malattia) e L'ECG ergometrico, che evidenza slivellamenti del tratto ST sotto sforzo (forma "da sforzo" della malattia).

Prognosi[modifica | modifica wikitesto]

L'ischemia cardiaca silente è associata ad un aumento del rischio di eventi sfavorevoli, come l'infarto del miocardio.

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

La terapia mira a ridurre l'ischemia attraverso nitrati e calcio-antagonisti. È anche ipotizzabile un intervento di rivascolarizzazione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dalla Volta, Daliento, Rizzolini, Le malattie del cuore e dei vasi (3ª edizione), McGraw-Hill, ISBN 88-386-2994-3.
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